"L'unica donna in una tradizione che, da Tolomeo a Galileo, resta esclusivamente maschile", aveva commentato Amenabar all'uscita del film. Una donna che la storia della scienza sta riscoprendo con ammirazione negli ultimi anni, e che si ritrova narrata in documenti antichi come nella Storia ecclesiastica del suo contemporaneo Socrate:
«Vi era una donna allora in Alessandria, il cui nome era Ipazia. Costei era figlia di Teone, filosofo in Alessandria, ed era giunta a un tale culmine di sapienza da superare di gran lunga tutti i filosofi della sua cerchia, ricevere in eredità (diadoche) l'insegnamento della scuola platonica derivante da Plotino, esporre a un libero uditorio tutte le discipline filosofiche [...]. Da ogni parte accorrevano a lei quanti volevano filosofare» (tratto da Silvia Ronchey)
Una donna che però fu uccisa brutalmente, il corpo scarnificato, smembrato e dato al fuoco, da una società che usciva dal paganesimo per entrare in una cristianità primitiva in cui la Terra, e quindi l’uomo, doveva essere il centro di ogni cosa. Ipazia studiava il moto degli astri e s’interessava del sistema eliocentrico di Aristarco di Samo, cercava nuovi centri e nuove figure: non più il cerchio, da sempre la forma ritenuta perfetta e contenente un unico centro, ma l’ellissi, meno perfetta e che contiene due centri. Nel film di Amenabar le figure del cerchio e dell’ellissi seguono gli eventi: il cerchio è la figura che campeggia nei momenti in cui paganesimo, ebraismo e cristianesimo si scalzano l’un l’altro per occupare il centro di potere unico della società; l’ellissi arriva quando paganesimo e cristianesimo convivono, seppur per breve tempo, in modo pacifico; il cerchio ritorna alla fine, quando la morte di Ipazia simboleggia la supremazia della cristianità su qualsiasi altra confessione e potere temporale.
Donne di scienza sono le due relatrici della serata: Flavia Zucco e Katia Gallo. Zucco è la Presidente dell’Associazione Donne e Scienza, un’associazione di donne che come scopo principale quello di promuovere l’ingresso e la carriera delle donne nella ricerca scientifica. Gallo è una giovane ricercatrice italiana fuggita all’estero per potere realizzare la propria carriera scientifica. Con loro parleremo di questo, della donna nella società moderna, della passione per la scienza e delle difficoltà che a volte si trovano nel costruire al femminile la propria storia di vita. Ore 20.30, ingresso gratuito, al cinema Sivori.
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