martedì 22 marzo 2011

Ipazia e donne di scienza, giovedì 24 marzo, ore 20.30

Mentre i ricercatori di SMD portano avanti il progetto di ricerca, lavorando la domenica e durante la festa del 17 marzo, siamo arrivati al secondo appuntamento della rassegna "Openscience: meeting complexity". Giovedì 24 marzo, alle ore 20.30, presso il Cinema Sivori, sarà proiettato Agorà, la pellicola che il regista spagnolo Alejandro Amenabar ha voluto dedicare alla filosofa Ipazia d'Alessandria, donna di scienza vissuta tra il IV e il V secolo d.C.

"L'unica donna in una tradizione che, da Tolomeo a Galileo, resta esclusivamente maschile", aveva commentato Amenabar all'uscita del film. Una donna che la storia della scienza sta riscoprendo con ammirazione negli ultimi anni, e che si ritrova narrata in documenti antichi come nella Storia ecclesiastica del suo contemporaneo Socrate:

«Vi era una donna allora in Alessandria, il cui nome era Ipazia. Costei era figlia di Teone, filosofo in Alessandria, ed era giunta a un tale culmine di sapienza da superare di gran lunga tutti i filosofi della sua cerchia, ricevere in eredità (diadoche) l'insegnamento della scuola platonica derivante da Plotino, esporre a un libero uditorio tutte le discipline filosofiche [...]. Da ogni parte accorrevano a lei quanti volevano filosofare» (tratto da Silvia Ronchey)

Una donna che però fu uccisa brutalmente, il corpo scarnificato, smembrato e dato al fuoco, da una società che usciva dal paganesimo per entrare in una cristianità primitiva in cui la Terra, e quindi l’uomo, doveva essere il centro di ogni cosa. Ipazia studiava il moto degli astri e s’interessava del sistema eliocentrico di Aristarco di Samo, cercava nuovi centri e nuove figure: non più il cerchio, da sempre la forma ritenuta perfetta e contenente un unico centro, ma l’ellissi, meno perfetta e che contiene due centri. Nel film di Amenabar le figure del cerchio e dell’ellissi seguono gli eventi: il cerchio è la figura che campeggia nei momenti in cui paganesimo, ebraismo e cristianesimo si scalzano l’un l’altro per occupare il centro di potere unico della società; l’ellissi arriva quando paganesimo e cristianesimo convivono, seppur per breve tempo, in modo pacifico; il cerchio ritorna alla fine, quando la morte di Ipazia simboleggia la supremazia della cristianità su qualsiasi altra confessione e potere temporale.




Donne di scienza sono le due relatrici della serata: Flavia Zucco e Katia Gallo. Zucco è la Presidente dell’Associazione Donne e Scienza, un’associazione di donne che come scopo principale quello di promuovere l’ingresso e la carriera delle donne nella ricerca scientifica. Gallo è una giovane ricercatrice italiana fuggita all’estero per potere realizzare la propria carriera scientifica. Con loro parleremo di questo, della donna nella società moderna, della passione per la scienza e delle difficoltà che a volte si trovano nel costruire al femminile la propria storia di vita. Ore 20.30, ingresso gratuito, al cinema Sivori.

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